Oggi, per la rubrica Libri in Verde parliamo di In alto mare. Paperelle, ecologia, Antropocene di Danilo Zagaria, pubblicato da ADD Editore.

In alto mare: tra ecologia e narrazione dell’Antropocene

In alto mare si addentra in un viaggio complesso e profondo all’interno della crisi ambientale che affligge i nostri oceani. Partendo dall’episodio del 1992, in cui migliaia di paperelle di plastica furono disperse in mare da una nave portacontainer, Zagaria utilizza questo evento come metafora per affrontare le conseguenze dell’inquinamento umano su scala globale.

Questo evento diventa simbolo della diffusione dei rifiuti e del danno ambientale su scala planetaria, dato che questi oggetti artificiali e persistenti, concepiti per il gioco, sono diventati testimoni involontari del degrado marino. Le paperelle, infatti, simboleggiano la dimensione pervasiva e inarrestabile dell’inquinamento da plastica, che viaggia attraverso mari e oceani senza barriere, proprio come le correnti che trasportano questi rifiuti per migliaia di chilometri.

Zagaria amplia questa metafora all’intero oceano, che definisce “plastificato” e costellato di vere e proprie “isole di rifiuti.” L’immagine delle paperelle diventa così un mezzo per esprimere la globalizzazione del problema: ciò che produciamo localmente si diffonde ovunque, rendendo l’oceano un enorme deposito di spazzatura umana e, al contempo, un luogo simbolico che racconta la nostra incapacitĂ  di gestire le conseguenze dei nostri stili di vita. Questo richiamo visivo e concettuale invita il lettore a riflettere su come anche le piccole scelte quotidiane abbiano un impatto su scala planetaria.

Ogni capitolo del libro esplora un aspetto diverso del rapporto tra uomo e natura, offrendo un’analisi scientifica arricchita da riflessioni personali e letterarie, che evocano la sfida di immaginare il mondo ecologico dell’Antropocene.

Una traversata nell’oceano plastico

Zagaria ci guida in un viaggio “in alto mare,” dove le isole di rifiuti galleggianti rappresentano l’ereditĂ  ecologica dell’uomo, una testimonianza plastificata della nostra impronta sul pianeta. L’autore rievoca storie di navigatori, come lo skipper Charles Moore, che per primo documentò le distese di plastica nell’Oceano Pacifico nel 1997. Il libro descrive l’inquietante scoperta di animali marini che ingeriscono rifiuti plastici: emblematica è la vicenda di un capodoglio spiaggiato in Scozia, all’interno del quale sono stati trovati piĂą di 100 chili di rifiuti, tra cui bicchieri, sacchetti di plastica e guanti monouso. Scene come questa illustrano visivamente la drammatica condizione degli ecosistemi marini e rendono palpabile la portata del nostro impatto ambientale.

Il potere dell’immaginazione ecologica

Una delle tesi centrali di Zagaria è che per comprendere pienamente le problematiche ambientali, è fondamentale imparare a immaginare quello che non possiamo vedere. L’autore sottolinea l’importanza dell’immaginazione come strumento per rendere visibili le sfide invisibili del nostro tempo. In questo modo, il lettore è invitato a immaginare ecosistemi marini, ghiacciai in scioglimento e specie animali minacciate, anche senza averli mai osservati direttamente. Secondo Zagaria, questo tipo di esercizio mentale è essenziale per promuovere la consapevolezza ambientale: comprendere l’oceano e le sue criticitĂ  come una “terra lontana” che non conosciamo, simile all’esotismo descritto da Emilio Salgari, ma con un’urgenza reale, quella dell’Antropocene.

Perché leggere In alto mare?

Danilo Zagaria offre un percorso di lettura che unisce il fascino dell’avventura marina a una riflessione profonda sul nostro impatto ecologico. Con uno stile chiaro e accessibile, l’autore racconta storie che invitano i lettori a pensare criticamente e agire consapevolmente. La struttura del libro è arricchita da riferimenti letterari e scientifici, come il saggio di Amitav Ghosh La grande cecità, che evidenzia la necessità di nuovi modi di narrare le crisi ambientali. Zagaria trasforma la scienza in una storia coinvolgente, in cui l’oceano diventa un personaggio che ci sfida a cambiare. In alto mare non è solo una lettura informativa, ma un appello a immaginare e preservare ciò che resta del nostro pianeta.

La nostra riflessione

Il viaggio simbolico delle paperelle di Zagaria ci ricorda quanto sia cruciale la cooperazione locale per combattere l’inquinamento globale, e ci fa riflettere sull’importanza delle iniziative concrete, come la collaborazione con il Consorzio 1 Toscana Nord per il progetto Salviamo le tartarughe marine!”.

Quest’iniziativa è dedicata alla protezione delle tartarughe marine, animali particolarmente vulnerabili all’inquinamento da plastica e agli effetti devastanti che i rifiuti marini hanno sul loro habitat. Proprio come le paperelle, anche la plastica ingerita da questi animali diventa un ostacolo fatale alla loro sopravvivenza. Il progetto mira a ripulire i corsi d’acqua che sfociano in mare dalla plastica e sensibilizzare le persone sull’importanza di ridurne l’uso e salvaguardare le specie a rischio. La lettura di In alto mare è quindi un ulteriore incentivo per sostenere queste attivitĂ , riconoscendo che ogni piccolo gesto locale può fare una differenza significativa per il nostro mare e le creature che lo abitano.