COSA SONO
Un punto di raccolta
Di rifiuti abbandonati che permette di visualizzare attraverso un piccolo pannello in plexiglass quanto l’uomo impatta sulla natura e sull’ambiente circostante. Un giorno, scorrendo la bacheca di Facebook, abbiamo notato che il Gruppo Giovani San Martino di Castrozza ha realizzato una struttura in legno molto simile. Da lì è partita l’idea.
Le caratteristiche qualitative che saltano subito all’occhio sono la bellezza di questa struttura, poiché pensata con un estetica che si integra perfettamente con il nostro territorio e l’essere stata pensate anche per i bambini, dal momento che sono presenti due scalini che oltre a ricordare il camminamento murario di Vicopisano, rendono loro un accesso facilitato.
Il fine del progetto
Promozione
Promuovere delle buone pratiche in un ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Pulizia
Non far trovare rifiuti in giro!
Riciclo
Far tornare i rifiuti che si trovano nel ciclo ordinario di gestione, magari facendo anche la differenziata.
Consapevolezza
Rendere consapevoli del nostro impatto e riflettere sulle nostre scelte.
Dove si trovano
La prima si trova lungo la pista ciclopedonale di Uliveto Terme.
La seconda lungo la pista ciclopedonale a Noce, all’altezza dello stabilimento Acqua e Terme di Uliveto.
La terza, la troviamo in Via dei Gelsini (Cantinaccia), all’inizio della strada che porta in Castellare.
La quarta, ed ultima, si trova a Vicopisano alla fine del parcheggio che costeggia il Rio Grande, sul lato della stazione ginnica.
COSA SIGNIFICANO PER NOI
Opere di bellezza
Per noi è come se queste raffinate strutture di legno siano sempre state parte integrante del nostro paesaggio: sono diventate fin da subito un simbolo di integrazione e di connessione profonda, sia con il nostro territorio che con la nostra comunità; abbiamo accolto le “Green Tower” con entusiasmo e apertura, e col tempo abbiamo riconosciuto la loro utilità e il loro impatto positivo sul nostro ambiente
Il nostro obiettivo primario è sempre stato molto chiaro: creare opere di bellezza che contribuiscano a migliorare il nostro territorio, promuovendo il decoro urbano e il rispetto per l’ambiente, proprio come cerchiamo di fare in ogni nostra uscita, e possiamo affermare con gioia che le “Green Tower” incarnano appieno questa nostra missione
Per di più, queste opere artistiche sono presenti 365 giorni all’anno, esposte a tutte le sfide che la natura può lanciare loro. La pioggia, il sole, la neve, il vento – hanno resistito a tutto. È per questo motivo che la loro periodica manutenzione è essenziale.
Il messaggio che le “Green Tower” ci trasmettono ogni giorno con la loro presenza è il rispetto e la piena integrazione con l’ambiente che le (e ci) circonda: non si limitano a essere semplici installazioni artistiche; sono un invito a prendersi cura del nostro ambiente e a mantenere il nostro territorio pulito e splendente. Pertanto, vi incoraggiamo a seguire l’esempio delle “Green Tower” e, se scoprite rifiuti lungo i percorsi in cui sono installate, vi preghiamo gentilmente di gettarli al loro interno. Così facendo, tutti insieme possiamo contribuire a preservare la bellezza e la purezza del nostro amato territorio.
COME SONO FATTE
Caratteristiche tecniche
Il basamento è formato da una soletta in cemento armato calcolato per distribuire il carico della torre al terreno in modo omogeneo. La base su cui poggia è stata sagomata ad hoc ed ha una resistenza di 30 Kg per cm quadrato.
Il corpo della torre è composta di legno di abete lamellare: sono 3 strati incrociati di legno di abete incollati l’uno all’altro con colla marina. E’ stata fatta in lamellare per evitare schianti e deformazioni del legno poiché tale struttura sarà soggetta a tutti gli agenti atmosferici. In più c’è una piccola finestra in plexiglass che serve per vedere i rifiuti raccolti all’interno, rendendoci consapevoli di quanto l’uomo possa inquinare.
Infine, il pannello illustrativo in polionda alveolare per esterno anti UV di 3mm è stato anch’esso realizzato per resistere ad ogni tipo di agente atmosferico.
